Oggi 23 dicembre, si abbandona Bologna e si torna nel profondo sud con un viaggio complessivo 6 ore...nell'era dell'Alta Velocità...un record.
Probabilmente se avessi fatto Zurigo - Bruxelles in deltaplano ci avrei messo di meno, ma almeno qualcosina ina ina di positivo ha avuto modo di accadere.
Ma incominciamo dall'inizio...
...mi sveglio come al solito alle ore 08.00, mi faccio una doccia, mi vesto e finisco di sistemare il bagaglio, prima di incontrarmi nella Hall dell'albergo con le mie colleghe, per fare colazione e poi recarmi a fare 4 ore di lavoro.
Faccio un'abbondante colazione, 2 cornetti, cereali con lo yoghurt, ananas e 2 bicchieri di succo home-made arancia rossa e fragola, questo perchè così posso tirare fino a sera ed evitare di perdere tempo e danari a mangiar schifezze in giro.
Tutto pronto. Si fa checkout, si prende il regalino di Natale gentilmente offerto dall'albergo, e si parte alla volta dell'ufficio con 3 bagagli: il valigione con 10 giorni di cambi, lo zainetto con il pc di 17" e la mia fida compagna di viaggio...Reflexina.
Come al solito la giornata è iniziata nel canonico e monotono modo, senza cambiamenti nè in bene nè male...faccio il tratto di strada che mi separa dall'ufficio, trascinandomi dietro tutto il "bagagliame", arrivo sotto al palazzo dell'ufficio, entro dal portone insieme alle colleghe e l'ascensore sul display mostra una strana icona raffigurante una batteria in ricarica...al che la prima cosa che mi viene in mente è "Bè staranno caricando la batteria, aspettiamo che finisca"...ma la battuta ha breve durata, visto che poi sopraggiunge la consapevolezza di dover far 2 piani a piedi con tutti il "valigiame" al seguito...DOH!!!
Ci armiamo di santa pazienza, ma soprattutto forza, e riusciamo a concludere lo sfratto di casa in meno di 5 minuti. Arrivati su, troviamo ad accoglierici tutti i colleghi, che stavano già dando fondo ad un varietà di dolci mignon per festeggiare sia il Natale, sia la partenza dell'ultimo dimissionario della vecchia guardia. Io dribblo tutti, evitando anche solo di guardarli quei dolci, vista la colazione appena "affrontata" in albergo.
Sulla questione lavorativa non mi dilungherò molto, diventerebbe inutile e noioso e quindi facciamo un bel salto in avanti fino alle 13.00, quando la mia collega inizia a diventare ansiosa per andare in stazione. Ora...anche io preferisco arrivare con ampio anticipo in stazione, visto che preferisco aspettare io il treno...anche perchè il treno non aspetterebbe me...ma la collega è veramente pesante calcolando che il treno parte alle 13.53 e dall'ufficio in stazione sono 15 minuti a piedi, 20 camminando con calma e bagagli...ma alla fine so donne...che ce potemo fa ???
Giunti in stazione, alle 13.20, lei si dilegua all'interno di un negozio per prendere un regalo al ragazzo e io prima rispondo ad una e-mail di uno dell'Agenzia del residence che mi ha appena dato del "Gentile Sig.ra ... se fosse interessata", ribadendo che sono un Lui e non una Lei...e poi faccio una telefonata all'altra collega, partita prima di noi. per sapere come va il viaggio e aggiornarla sulla questione del residence.
Poi arriva il treno...un Freccia Argento...un trenaccio...stretto e con poco spazio per i bagagli. Passo gran parte della partenza bloccato sul corridoio in attesa che la situazione si sblocchi un pò e che ognuno si sistemi al proprio posto. Per dirla metaforicamente, alla fine, il mio bagaglio va a stare in Canada e io mi son seduto in India. Poi faccio una trattativa con la vicina di posto della mia collega, in modo da farla andare al mio posto e riuscire a fare il viaggio insieme a lei.
Il viaggio passa tra una sfogliata alle mie foto e uno spettacolo di Brignano, poi la mia collega si lancia tra le braccia di Morfeo e io rimango da solo con il mio bel Microsoft Visual Studio a programmarmi l'evoluzione di questo blog.
Arrivo a Roma..dopo che tutto il fiume di gente è sceso...mi alzo dal mio sedile situato a Calcutta e vado a recuperare il bagaglio a Toronto, metto il giaccone e mi catapulto giù dal treno. Guardo il tabellone e il mio treno non ha ancora il binario. Sono le ore 16.18 e il mio treno partirà alle 17.15, ma il mio occhio cade su un treno delle 16.49 che va lo stesso a Napoli, quindi vado al binario e vedo se c'è una qualche possibilità di salire. Ma le possibilità sono pari a zero. Un vagone è vuoto e chiuso, ma gli altri sono pieni di umanità, stivati come sardine in un vasetto...bagagli ovunque ...gente ovunque...probabilmente il treno che fa New Delhi - Calcutta ha meno gente a bordo...quindi decido di desistere...e meno male...visto quello che poi accadrà sul treno successivo.
Finalmente arriva il treno e segnalano il binario. 12. Acchiappo i miei "compagni di viaggio" e mi avvio verso il treno per la conquista del posto...proprio non mi va di farmi 2 ore e mezza in piedi. Riesco a salire al volo, sistemo i bagagli e mi siedo. Ah, ce l'ho fatta.
Poi succede l'impensabile...quello che non sarebbe successo se avessi preso il treno precedente. Una ragazza, con chiaro accento partenopeo (ma sopportabile), ancora sulla banchina del binario, mi chiede se è il treno per Napoli, io mi affaccio al finestrino e gli dico di si. Lei sale e si viene a piazzare sul sedile di fronte al mio.
Sistema il suo bagaglio e poi mi fa "Sei con qualcuno ?", la mia risposta mentale è stata "Si, magari"...ma quella vocale è stata "No, accomodati pure". Quindi sistema tutta la sua roba e riscende dal treno per fumarsi una sigaretta. Io nel frattempo faccio un pò di telefonate alla mia società per concludere il giro del residence e già penso a quello che è successo. Una ragazza fin troppo carina che attacca bottone ??? E proprio con me nonostante il treno stra-pieno ??? Sicuramente ci sarà la risposta, e lo scoprirò parlandoci.
Lei ritorna su e iniziamo a chiacchierare, e subito esce fuori il primo motivo del perchè ha attaccato bottone...vive e lavora a Londra, subito seguito poi dal secondo motivo...è fidanzata da 5 mesi...sarebbe bastato anche solo il primo, ma il secondo è servito a confermare la famosa Teoria del 29 a 0.
Però lei è molto carina, ha un sorriso magnetico...fantastico...uno dei migliori che ho visto negli ultimi mesi. Parliamo del più e del meno, ha 23 anni e lavora come cameriera in un Ristorante Indiano a Londra...vive in casa con 3 romani, di cui uno è il suo nuovo ragazzo. Poi mi racconta del suo viaggio della "speranza", che ha perso l'aereo da Londra, che ne ha preso una altro che è arrivato a Firenze, che ha fatto Firenze - Roma in TAV e poi finalmente era su quel treno che l'avrebbe portata a Napoli. Ma il viaggio non sarebbe finito lì, mancava ancora la tratta che l'avrebbe portata fino a casa. Napoli - Solofra, in provincia di Avellino.
Alla stazione di Napoli, verrà a prenderla un suo conoscente, ma lei si rende conto di avere il cellulare scarico, quindi le presto il mio per mettersi almeno daccordo sul dove vedersi uscita dalla Stazione. Continuiamo poi con le nostre chiacchiere, e non manco di distribuire complimenti mirati...come Babbo Natale farebbe con i regali.
Siamo quasi in arrivo a Napoli, oramai parliamo come se ci conoscessimo da una vita...questo accade sempre quando 2 partenopei o comunque campani si incontrano..si crea subito un feeling. Lei continua a sorridermi...mamma mia che sorriso...un sorriso che probabilmente non rivedrò mai più uscito da quella stazione.
Arriviamo a Napoli, scendiamo insieme e visto che l'unico cellulare che ha questo suo conoscente è il mio, l'accompagno fino all'esterno della Stazione....facciamo ancora qualche chiacchiera e lei mi chiede di aggiungerla su Facebook...poi da lontano spunta questo suo amico...che se la porta via...sarà l'ultima volta che vedrò quel sorriso. Un sorriso che mi ha comunque allietato 2 ore e mezza di viaggio...e che anche se non nel modo in cui vorrei io, mi ha dato un pò di sollievo da questa continua monotonia.
Le nostre strade si son divise già da una decina di minuti, io mi sto avviando all'ultimo mezzo di trasporto che mi porterà a casa, la Circumvesuviana, e non faccio che avere davanti agli occhi quel sorriso...nient'altro che quello.
Aspetto il treno delle 20.57...sarò a casa per le 21.43...quindi ancora mi aspetta ancora un'ora di viaggio, e scelgo di passarla, sparandomi Sweet Disposition dei Temper Trap nelle orecchie. L'unica canzone che in questo momento mi tiene un pò su.
E anche stavolta...il tutto si è risolto in nulla di fatto...ma ci sta...in alcuni paesi il Numero 23 è considerato sfigato...e per uno nato il 17, tutto è possibile.
Alla prossima e Buone Feste...anche se io le odio...
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