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In treno...


...il treno è un buon posto dove attaccare bottone. Certo. Peccato che lo sia sempre e solo per gli altri.
Io mi ritrovo ad avere davanti una vecchia...oops...una persona anziana anche fin troppo tecnologica che impugna una sorta di e-book. Legge molto interessata guardando attenta lo schermo e segnando su un blocco di carta degli appunti. 
Nei 4 posti di fianco invece, è seduta un'altra signora Over 50, che ogni volta che giro la testa verso di lei non fa che lanciarmi sorrisi...e la cosa mi intristisce e non poco. Questa signora poi fa uno strano "gioco...ogni tot minuti si alza e cambia posto, una volta corridoio, una volta finestrino, etc. etc....cosa non si fa per passare il tempo quando i treni sono in ritardo...che poi sta cosa del ritardo dei treni causa ghiaccio la vorrei capire, riprendendo magari il discorso più avanti.

Le uniche due che probabilmente hanno visto solo due Mondiali di calcio nella loro vita, sono sedute nella fila di dietro, e il fortunato 40ennne...italiano medio...che siede di fronte a loro, attacca bottone in 6 nanosecondi con la scusa più banale del globo...roba da fare arrossire Casanova. L'obliteratrice rotta e l'esigenza di una penna.

A questo punto però mi viene voglia solo di una cosa....una cosa che probabilmente non avrà mai una risposta chiara e soddisfacente.
Sarebbe il caso di avviare un indagine per capire se tutto questo che mi accade...che mi gira intorno...e che causa tutto questo malessere dipenda dalle seguenti cose:

  • una pura condizione astrale del tipo Luna in Plutone e Sfiga in Ariete, ed è quindi una cosa "dedicata" solo a me....una sorta di pessimismo cosmico Leopardiano.
  • dietro tutto ciò ci sono FBI, CIA e KGB in una sorta di strano complotto mondiale, dove io magari sono un esperimento genetico atto a determinare il livello di sopportazione umano in queste situazioni. Fatto ciò, impiegheranno i risultati per addestrare le milizie a situazioni di stresse estreme, senza incorrere nel rischio di farle impazzire.
  • sono il protagonista di un reality in stile Truman Show fin dalla nascita. La mia vita viene comandata da un copione scritto da altri, e viene trasmessa a milioni e milioni di telespettatori...e magari sono proprio questi ultimi a volere tutto ciò...perchè ovviamente fa audience. Ma la mia speranza in questa situazione sarebbe sempre e solo una: trovare la porta del cielo che mi porti via dai rifletterori di questo falso reality.

Nel frattempo, nella mente, si avvicendano i modi in cui avrei dovuto e potuto attaccare bottone con la partenopea seduta due sedili più in là. Ora è sola nei quattro posti, visto che la sua compagna di viaggio l'ha salutata e si appresterà a lasciare quel treno dal lì a poco. Probabilmente è la cosa più semplice del mondo, d'altronde non devo salire su Enola Gay e sganciare una bomba atomica distruttiva sua una cittadina inerme, non dovrei fare altro che alzarmi, andare lì e usare la scusa più banale...e non quella dell'obliteratrice...ma una delle frasi più semplici del mondo: "Ciao, ma sei di Napoli anche tu?".

Ma come al solito, il sistema di gestione cerebrale centrale, non ne vuole sapere di attivare il meccanismo di conquista...non mi permette di avere quello "scatto" dalla mia sede, per avvicinarmi all'ennesima prede...non mi permette di avere la giusta lucidità per affrontare la situazione come andrebbe affrontata.
Quindi non mi resterà che fare una cosa, la più logica, ovvero scrivere questi pochi pensieri ed attaccare bottone...ma solo nella mia mente... Almeno potrò dire che di sicuro non mi è mancato l'allenamento mentale.

Per finire vorrei dimostrare il mio disappunto con i Treni che arrivano e partono in ritardo.
Ma possibile che l'unico mezzo motorio che va sulle rotaie debba rallentare per qualche motivo strano (forse FBI)

e anche per stasera chiudo...senza lasciare il salutino carino al mondo.

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